Il mondo della musica in lutto: è morta una delle voci simbolo degli anni 80. Addio a Christian, conosciuto per essere lo Julio Iglesias italiano.
Un altro lutto improvviso ha colpito il mondo della musica in queste ore dopo l’addio al famoso batterista. Addio a Christian, da tutti considerato lo Julio Iglesias italiano. L’uomo aveva 82 anni ed era una delle voci simbolo degli anni 80. Nel corso della sua carriera alcuni brani erano diventati molto famosi. Tra questi ‘Cara’ e ‘Daniela’.

Morto Christian: lo Julio Iglesias italiano
È morto a 82 anni Christian, voce simbolo degli anni 80. L’artista era conosciuto per brani come ‘Cara’ e ‘Daniela’ che lo avevano rese celebre e lo avevano portato ad essere considerato lo Julio Iglesias italiano. Il cantante era ricoverato al Policlinico di Milano. Nel corso degli anni, Cristiano Rossi, questo il suo vero nome, aveva deciso di farsi chiamare con il nome d’arte per avere maggiore appeal.
La carriera
Nel corso della sua carriera Christian aveva affrontato momenti diversi ma il successo era partito negli anni 70 con la vittoria al Festivalbar nel 1970 e successivamente con la partecipazione al musical ‘Caino e Abele’ insieme a Mariangela Melato. Tra i suoi successi, come detto, ‘Cara’ e ‘Daniela’. Proprio con questo ultimo brano, nel 1982, la sua fama di cantante diventò internazionale. Curioso anche l’appellativo che gli era stato dato di “cantante del Papa” dopo aver preso parte ad un evento esibendosi davanti al Santo Padre, Giovanni Paolo II.
Come ricordato dal Corriere della Sera, quel periodo fu assolutamente unico per lui: “La gente mi amava, ogni giorno mi arrivavano sacchi di juta pieni di lettere. Rispondevo a tutte, mi aiutavano i parenti. Berlusconi mi invitava a cena. Bettino Craxi mi adorava. Quando nel 1982 a Sanremo cantai ‘Un’altra vita un altro amore’, mi mandò 200 garofani rossi”, aveva detto l’artista come riportato dal quotidiano.
Sul suo nome, però, c’è un altro curioso aneddoto. Christian decise di chiamarsi in questo modo dopo un consiglio da parte di Mina che gli aveva suggerito di non farsi chiamare Cristiano Rossi ma di scegliere qualcosa di “più internazionale”.